Cosa sarebbe il Natale senza il cenone preparato sempre con grande cura e tanta fatica? Per una volta, senza rinunciare all’atmosfera di casa, lasciate che ai fornelli ci pensi un maestro chef e dedicatevi solo al lato divertente della serata, al fascino degli addobbi, delle luci, dei festoni, della musica e dei regali.
Scegliete il fascino della città eterna, e l’alta gastronomia della cucina dell’Edon, ospitato all’interno del Black Hotel di Roma.
Qui si respira aria di famiglia e si vive l’atmosfera delle feste, tra arredi ricercati e classici addobbi scintillanti che spiccano nel total black della struttura (nero il carbone dei pannelli frangivento, nere le resine alle pareti della hall a cui si accede da un portale in bronzo del maestro Paolo Guiotto, nero il mosaico in vetro e tek della piscina esterna), che la rendono ancora più accogliente.
Il luogo giusto per vivere la magia delle feste, perchè l’hotel é situato a poca distanza dal Vaticano (è previsto un servizio navetta per la stazione della metro, gratuita) dove, in Piazza San Pietro domina il più grande e possente abete di Natale della città, donato al Papa di anno in anno da una diversa regione montana dell’Europa e interamente decorato con festoni d’argento. Sempre qui, ai piedi dell'obelisco e nella splendida cornice del Colonnato del Bernini, il presepe della Natività, fino al 7 gennaio, affascina turisti e pellegrini per le forme, le luci e i materiali: ogni anno statue e abiti cambiano, in modo da poter rappresentare sempre differenti etnie, tradizioni e appartenenze culturali.
Al Black Hotel il menù della vigilia è un viaggio nella passione mediterranea. I piatti proposti sono una perfetta unione di tradizione e innovazione, che danno origine ad arditi accostamenti, dove è sempre il gusto il protagonista principale. Qualche assaggio? Da una composizione di salmone con verdurine croccanti al risottino con crema d’astice. E per concludere in dolcezza, un buffet ricco di dolci natalizi.
Pacchetto: Natale all’Edon valido dal 23 al 26 Dicembre 2011
2 notti in camera doppia
Spumante con dolcetti natalizi in camera
Colazione
Navetta per metro Cornelia per raggiungere il centro
Cena Vigilia di Natale
Pranzo di Natale
Utilizzo Palestra e Sauna
IL QUÉBEC E LE SUE TRADIZIONI A TAVOLA
Anche in Québec il Natale è un’occasione per riunirsi e una festa da passare con chi si ama:
la notte del 24 dicembre è un momento speciale, riscaldato dalle atmosfere famigliari e da un menu che ha tutto il sapore d’Oltreoceano, in cui tradizioni culinarie francesi e britanniche si fondono in curiose pietanze dal sapore locale
Un tempo i preparativi per questa festa in Québec iniziavano già a inizio dicembre per culminare il 24 e finire con il 6 di gennaio. Non ci si scambiavano i regali come si usa oggi e si celebrava questo importante momento dell’anno con 3 messe diverse: la prima, quella di mezzanotte, molto lunga, durante la quale veniva anche distribuita l’ostia, le altre due più brevi e abbellite dai canti corali delle canzoni del Natale. Naturalmente questa, come altre celebrazioni importanti dell’anno, era un’occasione per cucinare dei piatti tradizionali e consumarli assieme a tutta la famiglia attorno a un tavolo. Oggi, delle vecchie tradizioni natalizie del Québec, tra il consumismo frenetico e la diminuita pratica dei riti cristiani, è rimasto ben poco, ma ancora non si rinuncia ai piaceri della tavola: dall’aperitivo al dolce, il menu natalizio del Québec ha lontanissime origini francesi e britanniche fuse in una sinfonia di sapori e ingredienti locali.
Già l’aperitivo denota un forte carattere dualistico tipicamente québecchese: si comincia con il sidro di ghiaccio, ricavato dalla spremitura delle mele ghiacciate raccolte in gennaio, lasciate fermentare per 6-7 mesi. Limpido e profumato, con un tasso alcolico di 10-12 gradi, ha sapore dolce e piacevolmente acidulo che ben si accompagna a sapori più forti, da scegliere tra il fois gras, notoriamente una specialità francese, oppure il cheddar stagionato, il formaggio – l’unico prodotto in Quèbec fino a una ventina d’anni fa – di origine britannica.
La festa continua soprattutto per i palati, con l’arrivo del primo piatto: il salmone affumicato. La pesca al salmone in Québec è molto praticata grazie alla forte presenza di questo pesce nelle acque fredde e cristalline dei suoi fiumi. Per questo, il salmone servito dà sempre garanzia di freschezza e di genuinità, tanto da essere considerato uno dei migliori al mondo.
Ed ecco per secondo, un piatto attesissimo da tutti: la Tourtière, normalmente servita con insalata verde di contorno. La Tourtière è un tipo di pâté en croûte molto spessa farcita con carne di selvaggina (lepre, alce e cervo sono predilezioni nelle cucine di questa zona) tagliata a cubetti condita con patate, cipolla, aglio, timo, santoreggia e sale e pepe. Prima della cottura, tutti gli ingredienti vanno lasciati riposare qualche ora in frigorifero. In molti, cuociono la Tourtière nel forno a bassa temperatura e lo lasciano andare tutta la notte: oltre ad una pietanza squisita, al risveglio si verrà accolti da un delizioso profumo!
Per chiudere in bellezza anche il dolce può avere diverse ‘facce’ a seconda delle origini della famiglia: tipicamente québecchesi sono la torta allo zucchero con il gelato oppure l’immancabile torta all’acero. La variante francese è la Buche de Noël, mentre quella inglese è la torta alla frutta sciroppata.
La torta all’acero
Mescolare 1 tazza di zucchero di canna con 2 tazze di sciroppo d’acero.
Far bollire il composto per 5 minuti e lasciarlo intiepidire. Sbattere bene 4 uova e aggiungerle al composto, assieme a 3/8 di tazza (95 ml ca) di burro, ½ cucchiaino da tè di sale, 1 di vaniglia in polvere e ¼ di tazza di farina. Mescolare tutto molto bene e versare neglia teglia imburrata. Far cuocere per 35-40 minuti circa.
la notte del 24 dicembre è un momento speciale, riscaldato dalle atmosfere famigliari e da un menu che ha tutto il sapore d’Oltreoceano, in cui tradizioni culinarie francesi e britanniche si fondono in curiose pietanze dal sapore locale
Un tempo i preparativi per questa festa in Québec iniziavano già a inizio dicembre per culminare il 24 e finire con il 6 di gennaio. Non ci si scambiavano i regali come si usa oggi e si celebrava questo importante momento dell’anno con 3 messe diverse: la prima, quella di mezzanotte, molto lunga, durante la quale veniva anche distribuita l’ostia, le altre due più brevi e abbellite dai canti corali delle canzoni del Natale. Naturalmente questa, come altre celebrazioni importanti dell’anno, era un’occasione per cucinare dei piatti tradizionali e consumarli assieme a tutta la famiglia attorno a un tavolo. Oggi, delle vecchie tradizioni natalizie del Québec, tra il consumismo frenetico e la diminuita pratica dei riti cristiani, è rimasto ben poco, ma ancora non si rinuncia ai piaceri della tavola: dall’aperitivo al dolce, il menu natalizio del Québec ha lontanissime origini francesi e britanniche fuse in una sinfonia di sapori e ingredienti locali.
Già l’aperitivo denota un forte carattere dualistico tipicamente québecchese: si comincia con il sidro di ghiaccio, ricavato dalla spremitura delle mele ghiacciate raccolte in gennaio, lasciate fermentare per 6-7 mesi. Limpido e profumato, con un tasso alcolico di 10-12 gradi, ha sapore dolce e piacevolmente acidulo che ben si accompagna a sapori più forti, da scegliere tra il fois gras, notoriamente una specialità francese, oppure il cheddar stagionato, il formaggio – l’unico prodotto in Quèbec fino a una ventina d’anni fa – di origine britannica.
La festa continua soprattutto per i palati, con l’arrivo del primo piatto: il salmone affumicato. La pesca al salmone in Québec è molto praticata grazie alla forte presenza di questo pesce nelle acque fredde e cristalline dei suoi fiumi. Per questo, il salmone servito dà sempre garanzia di freschezza e di genuinità, tanto da essere considerato uno dei migliori al mondo.
Ed ecco per secondo, un piatto attesissimo da tutti: la Tourtière, normalmente servita con insalata verde di contorno. La Tourtière è un tipo di pâté en croûte molto spessa farcita con carne di selvaggina (lepre, alce e cervo sono predilezioni nelle cucine di questa zona) tagliata a cubetti condita con patate, cipolla, aglio, timo, santoreggia e sale e pepe. Prima della cottura, tutti gli ingredienti vanno lasciati riposare qualche ora in frigorifero. In molti, cuociono la Tourtière nel forno a bassa temperatura e lo lasciano andare tutta la notte: oltre ad una pietanza squisita, al risveglio si verrà accolti da un delizioso profumo!
Per chiudere in bellezza anche il dolce può avere diverse ‘facce’ a seconda delle origini della famiglia: tipicamente québecchesi sono la torta allo zucchero con il gelato oppure l’immancabile torta all’acero. La variante francese è la Buche de Noël, mentre quella inglese è la torta alla frutta sciroppata.
La torta all’acero
Mescolare 1 tazza di zucchero di canna con 2 tazze di sciroppo d’acero.
Far bollire il composto per 5 minuti e lasciarlo intiepidire. Sbattere bene 4 uova e aggiungerle al composto, assieme a 3/8 di tazza (95 ml ca) di burro, ½ cucchiaino da tè di sale, 1 di vaniglia in polvere e ¼ di tazza di farina. Mescolare tutto molto bene e versare neglia teglia imburrata. Far cuocere per 35-40 minuti circa.
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